![]() |
Pieter Aertsen, banco di macelleria |
Possiamo trovare in queste tele anche allegorie dei sensi oppure un riferimento alle stagioni dell'anno con i diversi lavori e i diversi prodotti della terra. Ma per quale motivo questo genere pittorico si diffuse proprio a partire dal Cinquecento? forse c'è un collegamento con il materialismo quasi capitalista che da quel periodo storico mise al centro dell'attenzione i valori legati alla produzione, alla merce, al commercio e allo scambio. Un materialismo che si affermò in Europa con l'ascesa della borghesia a partire dal XVI secolo.
Se ti piace il blog, seguilo anche su G+ (◦'ںˉ◦)
Fautori di questo tipo d'arte furono, non a caso, i fiamminghi Pieter Aertsen e Joachim Beuckelaer, provenienti da una delle zone più laboriose d'Europa: le Fiandre. Il Banco di macelleria di Aertsen, datato 10 marzo 1551, può considerarsi il progenitore della rappresentazione di scene di mercato. Non manca neanche qui un episodio religioso sullo sfondo, una Fuga in Egitto, che entra in contrasto con la grande esibizione di carne messa in primo piano, creando un parallelo simbolico tra dimensione materiale e spirituale. L'elemento di storia che si ancorava alla rappresentazione di genere sparì già in opere successive dello stesso pittore. In questi dipinti l'eventuale contenuto religioso o morale non trovò più una chiara traduzione figurativa, ma venne del tutto assorbito nella scena raffigurata.
![]() |
Vincenzo Campi, fruttivendola |
![]() |
Bartolomeo Passerotti, bottega del macellaio |
Annibale Carracci invece si cimentò con il tema della macelleria in due tele giovanili in cui il grottesco e la caricatura spariscono completamente, manifestando un interesse per la realtà obiettiva delle cose e una composizione monumentale che conferisce alla scena una nobiltà antica. Come vediamo bene in questa macelleria oggi conservata alla Christ Church Picture Gallery di Oxford.
![]() |
Annibale Carracci, bottega del macellaio |
Scopri di più ...
Questo post fa parte di una serie di piccoli giochi di curiosità dedicati alle nature morte. Leggi altro seguendo l'etichetta #naturemorte(nonmorte)Fonti: La natura morta, Luca Bortolotti, Giunti editore, Prato, 2003