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Marcello Tedesco: intervista sulla project room al museo temporaneo Navile

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museo temporaneo Navile
Museo temporaneo Navile

A partire dal 5 aprile 2019, il nuovo  mtn | museo temporaneo navile lancia una grande sfida. Negli spazi museali di Trilogia Navile, in Bolognina, inaugura infatti un progetto speciale chiamato project room | territori. Il museo temporaneo navile è il primo museo di quartiere in Italia ed è a Bologna, all’interno della Trilogia Navile, in via John Cage. Nasce dalla volontà di creare un centro sperimentale dedicato all’arte nel cuore del quartiere Navile e attraverso 5 artisti e 5 eventi annuali, il nuovo museo valorizzerà le potenzialità di una delle zone più popolate e multi etniche concentrandosi sul tema della territorialità.

All’interno di questo spazio verranno invitati un numero variabile di artisti a presentare una singola opera ciascuno che sintetizzi il proprio territorio estetico. Ogni opera vivrà in maniera ritmica affianco alle altre nella differenza, in alcuni casi nel contrasto, ma sempre in una sorta di equilibrio. È Marcello Tedesco, ideatore del progetto insieme a Silla Guerrini, a spiegare esattamente di cosa si tratta, come hanno reagito gli artisti coinvolti e come funzionerà il “prestito” di opere d’arte.

museo temporaneo Navile

L’intervista

Cos’è esattamente la project room?

La project room è uno spazio che vogliamo dedicare all’esercizio della pluralità. Una sorta di luogo dove esercitarsi in tal senso, ottenendo dei risultati concreti e tangibili. Qualcosa che possa essere di ispirazione per la comunità. L’arte, quando nasce da un’esperienza reale, ha la capacità di mostrare strade nuove e soprattutto che è possibile assumere comportamenti più coerenti con il periodo storico in atto. Naturalmente serve esercizio, occorre esercitare la volontà in tal senso, superando posizioni astratte o puramente ideologiche.

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Silla Guerrini e Marcello Tedesco

Come hanno reagito gli artisti coinvolti alla proposta di parteciparvi? È stato difficile farli convivere? Chi sono?

Gli artisti di solito sono sempre entusiasti di partecipare a nuovi progetti e avere l’opportunità di misurarsi con nuove sfide. Il progetto pone l’attenzione sullo sviluppare in chiave artistica una consapevolezza concreta su concetti come la democrazia e la pluralità che ne è l’habitat stesso. Idea questa che è stata accolta con grande interesse e senso di responsabilità da parte degli artisti, i quali hanno compreso immediatamente che non si tratta di fare una semplice collettiva, ma di mettere a punto uno strumento di ricerca e di ri-definizione di aspetti che sono alla base della vita dell’essere umano.

Non è difficile fare convivere linguaggi e sensibilità differenti, quanto piuttosto rendere tutto ciò un’esperienza significativa, evidenziando il fatto che le differenze e i contrasti possono essere un’energia molto potente per creare un nuovo ritmo, una nuova visone delle cose. Nella project room ci sono artisti con all’attivo mostre di livello internazionale, o che lavorano con gallerie di primo piano, accanto ad alcuni artisti emergenti. Quello che li accomuna tutti è la qualità della ricerca artistica.

museo temporaneo Navile

Un museo democratico

Idea di un museo democratico, dell’arte democratica…mtn-museo-temporaneo navile è destinato e essere pionieristico? Su quali fronti?

Uno degli aspetti che vogliamo sviluppare con la project room, ma in generale con le attività che promuoviamo, è quello di museo democratico, orizzontale, qualcosa che faccia parte integrante del quartiere e della città. Anche se non è facile, e la strada è insidiosa vogliamo avvicinare un ampio pubblico all’arte contemporanea, mostrare che questa non è un territorio impraticabile ad uso esclusivo di una élite. L’arte, nella sua accezione più alta, è uno strumento indispensabile alla vita, consente tutta una serie di esperienze di cui non si dovrebbe in alcun modo fare a meno. Io credo che in questo periodo storico l’arte abbia l’arduo compito di superare tutta l’incongruenza di un pensiero astratto e univoco, mono-dimensionale,  responsabile di questo spirito di avversione reciproca che attraversa il pianeta, e che riguarda assolutamente tutti. Nell’ottica appena descritta è fondamentale che l’arte diventi qualcosa di familiare a quante più persone possibili.

museo temporaneo NavileE poi c’è il “prestito” delle opere ai cittadini: ci spiega come funzionerà?

Le opere verranno date in prestito al museo per un mese, dopodiché, per il momento, gli abitanti della Trilogia Navile  potranno fare richiesta dell’opera che gli interessa e tenerla nella propria casa per altri trenta giorni. Le abitazioni private che ospiteranno l’opera verranno considerate altre sale del museo e in alcuni casi esse potranno essere aperte al pubblico. Come vedi questa semplice operazione allarga molto l’idea canonica di museo, rendendo questo qualcosa di molto più dinamico e vicino alla vita delle persone.

Il progetto

Il progetto, ideato da Marcello Tedesco e Silla Guerrini è sostenuto da Valdadige Sistemi Urbani, è patrocinato dal Comune di Bologna in collaborazione con il Quartiere Navile ed è dedicato alla figura di Palma Bucarelli.

www.museotemporaneonavile.org

Erika Bertossi

Giornalista. Laureata al DAMS di Bologna con specializzazione in semiotica, scrivo per la testata online BolognaToday e mi occupo di comunicazione, digital pr e social media, lavorando spesso come addetto stampa. Se potessi berrei volentieri un caffè con Egon Schiele e un aperitivo con Vincent Van Gogh.

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