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Ernest Ludwig Kirchner, ritratto di Gerda, 1914 |
L'espressionismo si sviluppò attorno al 1905 nell’atmosfera di disagio e turbamento che precedette la guerra del 1914, in particolar modo in alcuni paesi d'Europa: in Francia con i Fauves, (le Belve), in Germania con il gruppo Die Brücke e Der Blaue Reiter e in Austria. Il movimento non riguardò solo solo le arti figurative, ma anche la letteratura, la musica, il teatro, la scenografia e l'architettura.
Dal punto di vista pittorico l'espressionismo si presentò come una netta reazione all’impressionismo, di cui rifiutò l’obiettività e l’ottimismo scientistico. Terra d’elezione dell’espressionismo fu in maniera specifica la Germania, con gli studiosi e storici dell'arte Conrad Fiedler, Theodor Lipps e Worringer. Di quest'ultimo uscì nel 1908 Abstraktion und Einfühlung; testo che concentra l'attenzione sull’irriducibile determinazione del creatore, nonché sul processo di deterioramento dei rapporti tra uomo e mondo esterno, tradito dal grado più o meno estremo di stilizzazione astratta.
L’espressionismo maturò in anni in cui si trasformarono i riferimenti culturali: l’intera Europa riscoprì i suoi "primitivi" e le arti di popoli lontani (Africa, Oceania, America settentrionale ed Estremo Oriente) soppiantarono il classicismo greco-romano. I tedeschi recuperarono il gotico e Grünewald, i belgi Bruegel, i francesi gli affreschi romanici e i dipinti del XV secolo. Si riscoprì El Greco. La varietà delle fonti d'ispirazione spiega la diversità delle opere, tanto più che i precursori immediati dell’espressionismo arrivarono da orizzonti molto disparati.
Dal punto di vista pittorico l'espressionismo si presentò come una netta reazione all’impressionismo, di cui rifiutò l’obiettività e l’ottimismo scientistico. Terra d’elezione dell’espressionismo fu in maniera specifica la Germania, con gli studiosi e storici dell'arte Conrad Fiedler, Theodor Lipps e Worringer. Di quest'ultimo uscì nel 1908 Abstraktion und Einfühlung; testo che concentra l'attenzione sull’irriducibile determinazione del creatore, nonché sul processo di deterioramento dei rapporti tra uomo e mondo esterno, tradito dal grado più o meno estremo di stilizzazione astratta.
L’espressionismo maturò in anni in cui si trasformarono i riferimenti culturali: l’intera Europa riscoprì i suoi "primitivi" e le arti di popoli lontani (Africa, Oceania, America settentrionale ed Estremo Oriente) soppiantarono il classicismo greco-romano. I tedeschi recuperarono il gotico e Grünewald, i belgi Bruegel, i francesi gli affreschi romanici e i dipinti del XV secolo. Si riscoprì El Greco. La varietà delle fonti d'ispirazione spiega la diversità delle opere, tanto più che i precursori immediati dell’espressionismo arrivarono da orizzonti molto disparati.
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Matisse, ritratto con riga verde, 1905 |
Le opere di questo movimento suscitarono pareri negativi da parte del pubblico. Erano come caricature serie e rappresentavano la nuda verità senza filtri o addolcimenti. Ma ciò che disorientò il pubblico nell'arte espressionista non fu tanto la deformazione della natura, quanto la violenza fatta alla bellezza. Non era previsto fino a quel momento che un artista imbruttisse invece di idealizzare. L'espressionismo, rifiutò il concetto di una pittura tesa al piacere della vista, spostando la visione dall’occhio, all’interiorità più profonda dell’animo umano.
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Franz Marc, Tirolo, 1914 |
Purtroppo questo movimento riuscì a provocare la collera e la sete di vendetta di uomini meschini. Quando salirono al potere i nazionalsocialisti nel 1933, tutta l'arte moderna fu bandita dalla Germania e i maggiori esponenti del movimento furono esiliati o fu loro vietato di lavorare. Il periodo tra le due guerre vide da un lato la fine dell’espressionismo propriamente detto in Germania, e dall’altro il costituirsi, partendo da altre fonti e su temi diversi, di tendenze espressionistiche periferiche.
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Ma questa è un'altra storia...
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Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui