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10 grandi talenti, caduti nella Prima Guerra Mondiale

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Spesso gli artisti hanno vite brevi, quasi come se la fiamma del loro talento li consumasse velocemente. Ma in determinati periodi storici furono gli eventi della storia a strapparli dalle loro vite e dalla loro arte. Quelli che trovate qui sono 10 esempi di artisti che terminarono la loro vita per colpa di una guerra.

La Prima Guerra Mondiale coincise con uno dei periodi più creativi della storia dell’arte e, tra le altre tragiche perdite, dovremmo contare anche tutti quei capolavori che non riuscirono a vedere la luce.

Franz Marc

Questo brillante espressionista catturò l’eccitazione del giovane XX secolo in frammenti e strisce di colori accesi, ripensando la natura attraverso i suoi occhi visionari. Ma venne ucciso al fronte occidentale all’età di 36 anni, e l’arte moderna perse un gigante in erba.
Tedesco, morto nel 1916.

Umberto Boccioni



Umberto Boccioni, l’artista più dotato del movimento futurista, creò delle immagini fortemente dinamiche, che diventavano, che diventavano potenti similitudini dei progressi tecnologici del nuovo secolo, come la figura che si protende in avanti in Forme uniche della continuità nello spazio. Il Futurismo esaltava la guerra in quanto forza che avrebbe spazzato via il passato e dato nuova energia al secolo appena nato. Quando questa scoppiò, Boccioni ne prese parte, fu ferito nel 1915, e morì in un incidente a cavallo durante la convalescenza.
Italiano, morto nel 1916.

Henri Gaudier-Brzeska


Questo talentuoso artista francese visse e lavorò in Inghilterra, dove condivideva l’inclinazione per il modernismo radicale con i suoi amici Ezra Pound e Jacob Epstein. Prese il cognome della sua fidanzata polacca, la scrittrice Sophie Brzeska. Quando la guerra venne dichiarata, prese parte al conflitto nell’armata francese e venne ucciso in battaglia all’età di 23 anni, lasciando una piccola ma formidabile raccolta di opere.
Francese, morto nel 1915.

Egon Schiele


Il terribile tasso di mortalità causato dalla Prima Guerra Mondiale peggiorò con l’avvento dell’influenza spagnola, che colpì la debole popolazione europea sul finire del conflitto. Questa si portò via anche il genio, allora 28enne, Egon Schiele e sua moglie Edith. Fu la fine di una delle vite più provocatorie e intense della storia dell’arte. I suoi ritratti disperati e i suoi disegni erotici approfondiscono una profonda e soggettiva apertura alle gioie e ai dolori della vita. Cos’altro avrebbe potuto fare se fosse sopravvissuto?
Austriaco, morto nel 1918.

Isaac Rosenberg


Il pittore e poeta Isaac Rosenberg era figlio di immigrati ebrei, provenienti dall’est Europa, e crebbe a Cable Street, nell’Est End londinese. Combatté contro la povertà per tutta la sua breve vita. Era contrario alla guerra e scrisse contro di essa, ma si arruolò nel 1915, non tanto per patriottismo quanto per necessità economiche. Fu ucciso durante gli ultimi mesi del conflitto all’età di 27 anni. Viene ricordato più per le sue poesie sulla guerra che per la sua arte pittorica. Ciononostante, questo delicato autoritratto della National Portrait Gallery è un toccante relitto di una giovinezza destinata ad essere stroncata sul nascere.
Inglese, morto nel 1918.

Antonio Sant'Elia



L’architettura del XXI secolo è piena di richiami ai disegni fantastici di Antonio Sant’Elia, l’architetto preferito del movimento futurista. In un’Italia ancora dominata da rovine romane e palazzi rinascimentali, Sant’Elia immaginò città fantascientifiche con immensi grattacieli, fortezze di vetro e calcestruzzo, ziggurat futuriste su piani inclinati. Le sue visioni, però, dovettero rimanere solo dei meri disegni teorici dopo la sua morte nella battaglia di Monfalcone all’età di 28 anni.
Italiano, morto nel 1916.

Raymond Duchamp-Villon



La guerra di trincea fu letale non solo per le granate e armi da fuoco, ma anche per le condizioni di vita fortemente insalubri. Lo scultore cubista Raymond Duchamp-Villon era il fratello di Marcel Duchamp, ma, mentre quel genio irrequieto di suo fratello sfuggì alla guerra trasferendosi in America, Raymond si arruolò volontario. Prima di diventare un artista aveva studiato per diventare medico, e servì come ufficiale sanitario sul fronte occidentale, ma questo lo espose alla tifoide e morì all’età di 41 anni.
Francese, morto nel 1918.

Nina Baird



Nel porticato della Royal Academy di Londra c’è un memoriale agli studenti caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Il primo nome che compare è quello di una donna, Nina Baird, che morì di febbre tifoide, contratta durante il suo lavoro militare nel nord Africa. La lista rappresenta tutti quegli innumerevoli talenti che sono andati perduti in questa guerra prima che avessero avuto la possibilità di crescere e svilupparsi. La Prima Guerra Mondiale accadde in uno dei periodi più creativi della storia dell’arte: per questo, ci dovranno sicuramente essere delle personalità geniali ancora sconosciute tra i suoi caduti.
Inglese, morta nel 1919

Guillaume Apollinaire


Il caduto più iconico e compianto della comunità parigina d’arte moderna non era un’artista in quanto tale, ma un eloquente critico d’arte, brillante poeta, grand’uomo e amato amico di Pablo Picasso, la cui promozione dell’arte moderna fu parte imprescindibile della scena artistica prima del 1914. L’onirico artista Giorgio de Chirico affidò una sorta di premonizione della morte di Apollinaire ad un suo dipinto del 1914. Apollinaire fu ferito alla testa nel 1916 e morì di questa ferita due anni dopo, all’età di 38 anni, quando la guerra si era già conclusa. La sua morte simboleggiò la fine degli anni più vitali dell’arte moderna.
Francese, morto nel 1918

Fonti: traduzione di Beatrice Righetti da www.theguardian.com 

Mi chiamo Beatrice Righetti, sono laureata in Mediazione Linguistica e Culturale all’Università di Padova e sono un’appassionata traduttrice. Studio inglese, russo, tedesco e spagnolo, e nel tempo libero mi dedico all’arte e alla letteratura. Per questo, credo fortemente nella divulgazione artistica e culturale, specialmente se integrata nel nostro vasto e poliedrico panorama internazionale.

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