
Attenzione. È stato commesso un errore. La statua in terracotta, La Madonna con il bambino ridente, alta più o meno 48 cm, da 150 anni si trova al Victoria and Albert Museum di Londra. Attribuita ad Antonio Rossellino, scultore fiorentino di metà 400. Neanche per sogno sostiene Francesco Caglioti, ordinario a Napoli di storia dell’arte moderna e massimo esperto di scultura quattrocentesca. L’opera appartiene a Leonardo. Il, a dir poco, sorprendente annuncio è venuto a galla presentando la mostra “Verrocchio, il maestro di Leonardo” dal 9 marzo al 14 luglio 2019 a Firenze tra Palazzo Strozzi e il Bargello. Ed è proprio a Palazzo Strozzi che la statua sarà visibile con sotto la traghetta Madonna col Bambino di Leonardo da Vinci, 1475 circa.

L’intervista
Nell’intervista rilasciata al Venerdì di Repubblica dell’otto febbraio 2019 Caglioti spiega com’è arrivato alla clamorosa scoperta. In attesa che sia confermata dal museo londinese. Le madonne realizzate da Rossellino sono trasognate, pensose, ma la loro attenzione non è rivolta al Bambino. Al contrario, la Madonna di Londra è tutta concentrata sul Figlio. Lo tiene in grembo sorridendo. Con un atteggiamento molto protettivo. Sentimento riproposto da Leonardo in diverse raffigurazioni. Chiunque se ne può accorgere rifacendosi alla dolcezza dello sguardo che Sant’Anna rivolge alla figlia Maria e al piccolo Gesù in Sant’Anna, la Vergine e il Bambino la pala che si trova a Parigi, al Louvre. Bambino che risponde alle sollecitazioni affettive come nella scultura. Ma ci sono altri particolari importanti da sottolineare.

Confrontando i lineamenti della Madonna della terracotta con quelli di Sant’Anna, risalta la serenità dei loro visi. L’eleganza e la sottigliezza delle lunghe dita della mano destra rimandano a quella che la Vergine tiene sulla spalla di San Giovannino nella Vergine delle rocce al Louvre. Bisogna ancora aggiungere “la straordinaria consonanza dei panneggi” tra la veste della Madonna della scultura e il rosso mantello dell’arcangelo nell’Annunciazione. Sono accostamenti che non possono sfuggire ad un occhio esperto. Però occorrerebbe sostenerli con prove documentarie. All’osservazione, Caglioti risponde che “di solito le testimonianze scritte esistono per opere di committenza pubblica, non privata”.
La mostra
Verrocchio, il maestro di Leonardo, dal 9 marzo al 14 luglio 2019 a Firenze tra Palazzo Strozzi e il Bargello.
Fausto Politino
Laureato in filosofia, iscritto all’ordine dei pubblicisti di venezia e già collaboratore del Mattino di Padova. Ora scrivo per la Tribuna di Treviso. Potete seguirmi anche su Twitter: PolitinoF.
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