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La sepoltura del Conte di Orgaz, capolavoro di El Greco realizzato nel 1586, rappresenta un’opera iconica della controriforma artistica. Questo affresco è situato nella chiesa di Santo Tomé a Toledo, in Spagna. L’opera fu commissionata dal sacerdote Andres Nunez per rendere omaggio al Conte Gonzalo Ruiz de Toledo, un benefattore della chiesa del XVI secolo. La leggenda narra che Santo Stefano e Sant’Agostino apparvero per accompagnare il Conte nella sua sepoltura, un evento che El Greco rappresenta con maestria divina.
L’opera evidenzia due stili distinti
Nella parte inferiore, le figure sono ritratte in modo scultoreo e naturalistico, includendo dignitari di Toledo del tempo di El Greco. Mentre la sezione superiore è caratterizzata da uno stile manierista con colori vivaci e forme distorte che suggeriscono una dimensione celestiale. Questa divisione stilistica accentua il passaggio dall’umano al divino, sottolineato dalla vibrante gamma cromatica che va dal rosso ciliegia al blu intenso.
Un dettaglio affascinante è l’inclusione dell’anima del Conte raffigurata come un infante, simbolo di purezza e rinascita spirituale, circondata da nubi che creano un movimento verticale verso il paradiso. La composizione insolita e la prospettiva che collassa verso l’alto invitano lo spettatore a una riflessione spirituale.
El Greco inserisce un tocco personale nell’opera, ritraendosi sopra la testa di Santo Stefano, guardando verso l’interno del quadro, un gesto che sottolinea la profonda connessione personale con il soggetto. Inoltre, il figlio di El Greco, Jorge Manuel, è raffigurato in primo piano, servendo da collegamento visivo tra il mondo terreno degli spettatori e quello celestiale del dipinto. La presenza di un fazzoletto con la firma dell’artista e l’anno 1578 nella tasca del giovane aggiunge un ulteriore strato di significato personale e storico all’opera.
La sepoltura del Conte di Orgaz non è solo un tributo a un importante mecenate, ma anche un’espressione del genio artistico di El Greco, che attraverso questa opera esplora temi di vita, morte e trascendenza spirituale, lasciando un’impronta indelebile nel panorama artistico del Rinascimento tardivo
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C.C.
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